Crocifissi


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Ammirare Le processioni e i Crocifissi processionali liguri

Le processioni sono manifestazioni ricorrenti  della vita della Confraternita. Bisogna ricordare che proprio da una processione tutto ebbe inizio: nel 1399 “i bianchi di Provenza” arrivarono in Piemonte per poi discendere attraverso Tortona, Gavi e Voltaggio fino a Genova. Il 5 luglio 1399, i pellegrini, tutti vestiti di bianco, attraversarono in processione la città e raccogliendo per le vie molti genovesi raggiunsero il Santuario di Santa Maria del Monte.

Dallo spirito di quelle giornate sorsero su tutto il territorio molto Confraternite che si ispiravano ai “bianchi di Provenza” copiandone il rito della processione, vestiti con cappe bianche.

Nei secoli XVII e XVIII anche le Confraternite subirono l’influsso del periodo barocco: tutta la processione fu impreziosita dalla bellezza dell’arte come possiamo ammirarla ancora oggi.

Come altre Confraternite liguri anche la nostra Confraternita custodisce alcuni Crocifissi processionali.

I membri delle Confraternite liguri nel corso dei secoli hanno impreziosito alcune croci con estremità ricche di fiori e foglie di argento e oro, chiamate “canti”: dal sacrificio di Cristo fiorisce la croce, tramite la Sua sofferenza è stata donata agli uomini la salvezza, la Vita Eterna.

Queste croci in occasione delle feste Patronali e dei pellegrinaggi ai Santuari vengono portate in processione.

Nella nostra Confraternita attualmente sono custoditi i seguenti crocifissi che tutt’ora vengono portati dai confratelli non solo in occasione delle feste patronali delle nostre parrocchia ma anche in altre festività della Diocesi di Genova.


Crocifisso dei bambini

E’ stato costruito nel 1980 per consentire ai ragazzi di iniziare la pratica del cristezante. La statua era opera dello scultore Stelvio Pestelli mentre i canti della ditta Cesel’art di Campomorone.

Nel 1999, grazie all’impegno di alcuni confratelli, il crocifisso venne restaurato : la croce venne ridipinta e adornata in argento, i fiori dei canti vennero rifatti e arricchiti.

Nel 2011, grazie alla generosa offerta di un Benefattore la statua venne sostituita con una più grande con l’occasione i canti vennero sistemati e furono sostituiti i fiori non più in perfetto stato.

Il Cristo piccolo (25)


Crocifisso dei ragazzi

Nato nel secondo dopo guerra abbiamo notizie di una sostituzione dell’immagine nel 2001. Nel 2002 i confratelli creano una nuova fioritura mentre nel 2017 grazie al contributo di tutti furono creati nuovi canti.

Questo Crocifisso ha una particolarità unica per la nostra Confraternita: i nuovi canti non sono in lamina di ottone a sbalzo ma in legno scolpito e indorato.

Il Cristo Nuovo (26)


Crocifisso vecchio

E’ il Crocifisso più antico della Confraternita risale tra il 1600 e il 1650. I canti e tutti gli ornamenti sono in argento. Visto la preziosità dell’opera viene portato in processione solo in occasione della Festività di S.M. Assunta e del pellegrinaggio al santuario N.S. dell’Acquasanta o in ricorrenze e\o occasioni particolarissime.

         

Il Cristo Vecchio del Bissoni (27a – 27b)


Crocifisso bianco grosso

Fino al 1973 il colore della statua era scuro, con la donazione del nuovo crocifisso alcuni anni dopo, nel 1979, fu trasformato nell’attuale Cristo Bianco con nuovi canti simili per fattura a quelli del nuovo Cristo Moro.

Nel 1995 venne sostituita la croce perché ormai usurata e nel 2014 alcuni confratelli si adoperarono per la creazione di una nuova fioritura.

         

 Il Cristo Bianco grande (28a – 28b)


Crocifisso moro

Nel 1973 venne benedetto il nuovo “Cristo Moro” donato dal confratello Antonio Parodi, vulgo Tugnin Do Bronzo.

L’immagine è opera di Stelvio Pestelli, la croce (unica nel suo genere con anima di alluminio) del signor Beppin di San Martino di Pegli, l’ornato della croce e i canti della ditta Cesel’Art di Campomorone.

Nel 1985 venne sostituita la croce (usurata dal tempo) e con l’occasione ne venne preparata una ricoperta di oro con intarsi di oro bianco. Anche i canti vennero indorati.

Nel 1996 vennero risistemati i canti ormai usarati dal tempo.

Nel 2004, grazie all’opera di alcuni Confratelli, i canti vennero completamente rivisitati sostituendo tutti i fiori presenti. Si sostituì inoltre la croce ormai usurata. Questa volta la croce venne acquistata con un ricco intarsio di legno e un ornato di oro bianco.

Il Cristo Moro (29 e 30)

Note Legali

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